Pezzo di carta del 27 aprile 2016

Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta del 27 aprile 2016 – tiratura 54 copie

Sono un po’ rincuorato, come immagino molti di voi, dalle frasi del nostro presidente del Consiglio a New York. Avremo modo di capire se si tratta di ulteriori slogan che si vanno ad aggiungere agli altri senza che vi sia una effettiva coerenza nelle azioni. Ma questa volta gli vogliamo credere a questo governo, anche se è il medesimo che con vari passaggi normativi ha tagliato le gambe al fotovoltaico con decimazione di imprese e posti di lavoro (prima batosta con lo spalma – incentivi). Gli vogliamo credere, anche se la recente rimodulazione tariffaria, sdoganata sotto l’egida di questo governo, premia chi consuma più energia elettrica rispetto a chi si impegna per ridurre i propri consumi. Gli vogliamo credere, nonostante l’atteggiamento tenuto in occasione del referendum del 17 aprile.  Gli vogliamo credere nonostante continui a perorare la necessità di realizzare grandi opere a danno del territorio italiano. Gli vogliamo credere anche dopo avere sentito i soliti gufi mettere in evidenza quanto sia bravo il nostro premier a lenire con le parole le batoste precedentemente inferte.

Portare il mix energetico nazionale al 50% di rinnovabili, bene, ti vogliamo credere. Magari la prossima volta sbilanciati pure con i tempi, perché al 50% ci si arriverà comunque, prima o poi. Magari spiega anche come ci si vuole arrivare a questo 50%, insomma, cerca di non essere sempre e solo uno “sloganatore”. Per una volta ci piace pensare che tu sia veramente animato da questo spirito visionario di un mondo sostenibile, e non dalle gomitate ai fianchi di qualche potentato di turno; ci piace pensare che tu non sia mosso dalla preoccupazione di un esercito di 13 milioni di italiani non certo pronti a schierarsi dalla tua parte nelle prossime tornate elettorali.

Insomma come continuiamo a pensare che il CAMBIAMENTO possa coinvolgere ogni persona, così ci piace pensare che anche il nostro premier possa improvvisamente cambiare paradigma e vedere le cose più dalla parte dei cittadini piuttosto che dei poteri forti.

E dopo la politica di alto livello, torniamo con i piedi e la testa alla nostra quotidianità di PDOisti.

Oggi vi voglio parlare di me. Si, intendo proprio di me in quanto pezzo di carta. Da quando mi sono trasferito in forma virtuale qui sul sito www.pdobassogardabio.it, come dire, non è che mi trovi male, per carità, però mi sento un po’ fuori luogo. Oramai sono prossimo a compiere i 4 anni di età, per un pezzo di carta è un buon traguardo, considerata la fragilità delle mie fibre…

In questi anni ho avuto molti ruoli. Ho raccontato storie, ho condiviso ricette, ho tracciato, seppure con traiettoria alquanto “zigzagante“, per non dire incerta, un percorso. Il percorso della Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda. Ho parlato di manifestazioni, di eventi locali, regionali, nazionali; ho condiviso con voi riflessioni politiche. Oggi mi sembra che questo percorso si stia in qualche modo assestando e mi pare che, per mia natura, troverei più consona collocazione ad occuparmi della Associazione verso il DES più che della PDO del basso Garda; Associazione alla quale giustamente dovrebbero fare capo le ampie tematiche affrontate nel corso del tempo.

In effetti a voi PDOisti, credo, interesserebbe molto di più sapere, che ne so,  ad esempio, come si profila nell’imminente futuro la disponibilità di ortaggi, oppure conoscere il nome dell’azienda agricola che produce le carote che avete mangiato in questa passata stagione, oppure ancora sapere perché viene inserita in paniere l’insalata di Armonia Verde (Andrea, Mister T2.) piuttosto che quella delle Pagliette di Solferino (Arenghi, Mister D.) o di Fiorenzo Bonatti (Mister B.). Insomma sto avendo un po’ di crisi di identità (di mezza età…?).

Ho voluto condividere con voi queste riflessioni, che saranno discusse anche in seno al Consiglio della Associazione di cui fate parte per capire quale debba essere il futuro più adatto del pezzo di carta. Il mio futuro.

Ho voluto anticiparvelo perché facilmente nelle prossime settimane, dopo opportuna discussione, potrebbero esserci delle novità (del resto, ogni tanto, servono anche quelle). Prendetelo come una sorta di invito; sono io per primo ad avere perplessità sulla opportunità del mio ruolo all’interno delle cassette delle PDO, quindi non abbiate voi remore ad esprimere una vostra opinione in merito; potete farlo commentando questo post!

Vi ringrazio di cuore.  BUON CAMBIAMENTO, E TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI!